Cos'è
La festa in sé, il cui confine tra aspetto religioso e aspetto pagano risulta fluttuante, deve ispirarsi ai valori dell’autenticità e dell’essenzialità, lasciando ai parroci il difficile compito di educare al senso religioso, foriero di contribuiti importanti e imprescindibili. È quindi impensabile che, nell’organizzazione di tali feste, vi siano manifestazioni che non abbiano nulla in comune con lo spirito evangenlico di cui sono portatrici. La pietà popolare, crocevia di cultura, liturgia, tradizione e strumento privilegiato di aggregazione e di fede, costituisce per le co¬munità una ricchezza inestimabile e, attraverso l’osservanza di tempi e spazi rituali, apre la strada alla cosiddetta religione del cuore, autentica adesione di fede alla proposta di Dio.
IL VALORE SIMBOLICO
Le feste patronali hanno un altissimo valore simbolico, poiché si collegano ad antichi riti propiziatori e di purificazione legati indissolubilmente ad antiche cerimonie pagane. Nei primi anni del cristianesimo, infatti, la Chiesa ha disposto le proprie feste nelle date di quelle pagane rendendo possibile, da parte del popolo contadino, l’accettazione della nuova religione. Non è un caso, quindi, che molto spesso le feste patronali si svolgano nei periodi a ridosso di importanti avvenimenti legati soprattutto all’agricoltura, come la semina dei campi, la raccolta o la vendemmia.